ASSES­SO­RA DESIGNATA

FRAN­CE­SCA MARRUCCI


Sono nata nel 1972 a Fra­sca­ti, Castel­li Roma­ni e ho comin­cia­to a scri­ve­re sui gior­na­li loca­li già 16 anni, occu­pan­do­mi pri­ma di attua­li­tà e poi pas­san­do alla poli­ti­ca.
A 18 anni ho comin­cia­to a fare poli­ti­ca atti­va, pri­ma nel­la Rete di Leo­lu­ca Orlan­do, in cui ho potu­to cono­sce­re gran­di esem­pi del­la lot­ta alla mafia come Giu­sep­pe Aya­la, Alfre­do Galas­so, Anto­ni­no Capon­net­to. 
Oltre agli stu­di in Lin­gue Orien­ta­li e poi in Let­te­re, ho con­ti­nua­to a scri­ve­re su gior­na­li loca­li e quo­ti­dia­ni, fino a diven­ta­re Diret­to­re Edi­to­ria­le del­le testa­te che anco­ra oggi diri­go.
Negli anni ho con­ti­nua­to a mili­ta­re nel­la sini­stra, fino ad entra­re nei DS, diven­tan­do diri­gen­te fede­ra­le e regio­na­le.
Fini­ta l’e­spe­rien­za di par­ti­to, ho pre­fe­ri­to dedi­car­mi all’as­so­cia­zio­ni­smo, por­tan­do avan­ti la mia asso­cia­zio­ne onlus fino ad oggi, anche a segui­to di un lun­go perio­do di malat­tia che mi ha fat­to capi­re le rea­li prio­ri­tà del­la vita.
Negli anni ho impa­ra­to a resi­ste­re e a rea­gi­re alle dif­fi­col­tà, soprat­tut­to lega­te alla salu­te, e non mi sono mai lascia­ta abbat­te­re. 
Ho cer­ca­to sem­pre nuo­vi sti­mo­li e nel momen­to in cui sono sta­ta di nuo­vo trop­po male per anda­re a lavo­ra­re fuo­ri casa, ho ini­zia­to a lavo­ra­re da casa come tra­dut­tri­ce con com­mit­ten­ti este­ri, lavo­ro che por­to avan­ti anco­ra oggi con sod­di­sfa­zio­ne.
Sono arri­va­ta a Pan­tel­le­ria per far visi­ta ad uno dei ragaz­zi che, come tutor, por­ta­vo in Inghil­ter­ra a stu­dia­re nei col­le­ge d’e­sta­te e mi sono subi­to inna­mo­ra­ta del­l’i­so­la.
Un amo­re pro­fon­do e inten­so che mi ha por­ta­to ad apri­re qui un gior­na­le e mi ha por­ta­to poi a cono­sce­re l’Am­mi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le di cui ora fac­cio par­te.
Ho tro­va­to non solo col­le­ghi vali­di, com­pe­ten­ti, ispi­ra­ti, ma soprat­tut­to ami­ci e una vera fami­glia che mi è sta­ta sem­pre vici­na e mi ha soste­nu­to soprat­tut­to nei momen­ti più brut­ti, in spe­cie appe­na nomi­na­ta, quan­do da sola, lon­ta­no dal­la fami­glia, ho dovu­to affron­ta­re da sola il loc­k­do­wn e le inco­gni­te del­la pandemia.

In que­sti 3 anni e mez­zo di inca­ri­co ho dato tut­to, non rispar­mian­do­mi in ora­ri, dispo­ni­bi­li­tà, pos­si­bi­li­tà. Ho fat­to tan­to e tan­to sicu­ra­men­te c’è anco­ra da fare, per que­sto sono anco­ra qui a soste­ne­re Vin­cen­zo Cam­po e la sua visio­ne di poli­ti­ca: al ser­vi­zio del cit­ta­di­no sem­pre, comun­que e a prescindere.