Pan­tel­le­ria, Rego­la­men­to sca­vi. Ange­lo Pari­si (PNL2050): per­ples­si­tà su emendamento

L’emendamento al Rego­la­men­to per gli sca­vi appro­va­to all’ultimo Con­si­glio Comu­na­le ha sol­le­va­to mol­te per­ples­si­tà, non solo nell’opposizione in Aula. Abbia­mo inter­vi­sta­to Ange­lo Pari­si che ci spie­ga per­ché que­sto emen­da­men­to non convince

di Fran­ce­sca Marrucci

Duran­te l’ultimo Con­si­glio Comu­na­le, oltre alle Com­mis­sio­ni Con­si­lia­ri, si è discus­so solo su un pun­to inte­res­san­te: la modi­fi­ca del Rego­la­men­to per l’esecuzione di lavo­ri di sca­vo su suo­lo pubblico.

L’emendamento appro­va­to con i soli voti del­la mag­gio­ran­za e spie­ga­to dal Sin­da­co Fabri­zio D’Ancona, che detie­ne le dele­ghe ai Lavo­ri Pub­bli­ci, e da Sal­va­to­re Gam­bi­no, diri­gen­te comu­na­le del rela­ti­vo set­to­re, non ha con­vin­to la mino­ran­za che inve­ce si è astenuta.

Anche Pan­tel­le­ria 2050 ha da dire la sua. A que­sto pro­po­si­to abbia­mo sen­ti­to l’ex Asses­so­re Ange­lo Pari­si, che da un paio di gior­ni rico­pre l’incarico al Comu­ne di Cen­tu­ri­pe, e che sul Rego­la­men­to ha qual­co­sa di inte­res­san­te da dire.

Inge­gne­re e, ci toc­ca dire di nuo­vo Asses­so­re Pari­si, cosa pen­sa del­le modi­fi­che al Rego­la­men­to per gli sca­vi por­ta­te nell’ultimo Con­si­glio Comunale?

Fran­ca­men­te non ho ben com­pre­so le ragio­ni di tale modi­fi­ca, così come l’urgenza di trat­tar­la alla pri­ma sedu­ta del Con­si­glio Comu­na­le. In quat­tro anni in cui sono sta­to Asses­so­re a Pan­tel­le­ria, non ho rice­vu­to cri­ti­che su quel Rego­la­men­to. Anzi, mol­ti cit­ta­di­ni chie­de­va­no, a vol­te in modo inop­por­tu­no, il suo rispetto.

Per­ché dice in modo inopportuno?

Per­ché il Rego­la­men­to si appli­ca ai sog­get­ti diver­si dal Comu­ne che ese­guo­no sca­vi sul suo­lo pub­bli­co. Mol­ti cit­ta­di­ni, inve­ce, pen­sa­va­no che si appli­cas­se anche per i ripri­sti­ni dei lavo­ri ese­gui­ti dal Comu­ne. Voglio pre­ci­sa­re che riguar­do que­sto tipo di lavo­ri, l’Amministrazione di cui ho fat­to par­te ha sem­pre chie­sto che fos­se­ro ese­gui­ti e che le som­me neces­sa­rie fos­se­ro pre­vi­ste nel qua­dro eco­no­mi­co dei lavori.

Allo­ra a qua­li sca­vi si appli­ca il Regolamento?

Come dice­vo, agli sca­vi rea­liz­za­ti da sog­get­ti, sia pub­bli­ci che pri­va­ti, diver­si dal Comu­ne. Per fare un esem­pio, agli sca­vi dei pri­va­ti che si devo­no allac­cia­re alla rete fogna­ria. O agli sca­vi per i ser­vi­zi pubblici.

Quin­di anche agli sca­vi per la fibra che han­no inte­res­sa­to l’isola nell’ultimo anno?

No. Pur­trop­po per quel­li non si appli­ca più in quan­to il Gover­no, per acce­le­ra­re la digi­ta­liz­za­zio­ne, ha appro­va­to un Decre­to che dero­ga tut­ti i Rego­la­men­ti comunali.

Quin­di a qua­li ser­vi­zi pub­bli­ci si applica?

In pra­ti­ca, a quel­li per la posa di cavi­dot­ti elet­tri­ci. Per esem­pio, quel­li ope­ra­ti dal­la S.Med.E. Pan­tel­le­ria S.p.A..

In Con­si­glio si è par­la­to di pri­va­ti che avreb­be­ro chie­sto la modi­fi­ca di que­sto Regolamento.

L’unico sog­get­to pri­va­to che nel cor­so del mio man­da­to asses­so­ria­le ha chie­sto la modi­fi­ca del Rego­la­men­to è sta­ta la S.Med.E. Pan­tel­le­ria S.p.A., per boc­ca del suo Diret­to­re, Gae­ta­no Bono­mo. Fu uno dei pri­mi incon­tri che ebbi da Asses­so­re e, a late­re del­la que­stio­ne di cui si sta­va discu­ten­do, si par­lò pro­prio del Rego­la­men­to, con il Sig. Bono­mo che dis­se “la S.Med.E. si occu­pa di elet­tri­fi­ca­zio­ne e non di rifa­ci­men­to di stra­de” e io repli­cai “la S.Med.E. gesti­sce una rete con obbli­go di con­nes­sio­ne di ter­zi, quin­di non fa un favo­re ai cit­ta­di­ni, ma solo ciò per cui è paga­ta. Per il resto esi­ste un rego­la­men­to comu­na­le e voi sie­te chia­ma­ti a rispet­tar­lo”.

Ma i pri­va­ti che devo­no ese­gui­re gli sca­vi in tut­to que­sto cosa guadagnerebbero?

La doman­da cor­ret­ta da por­si dovreb­be esse­re: che cosa ci gua­da­gna il Comu­ne? Con il Rego­la­men­to attua­le vie­ne assi­cu­ra­to il ripri­sti­no del­la sicu­rez­za stra­da­le, così come ha spie­ga­to il Dott. Gam­bi­no. Con la modi­fi­ca ver­reb­be­ro meno le con­di­zio­ni di sicu­rez­za del­la stra­da inte­res­sa­ta dagli sca­vi, ragion per cui la comu­ni­tà per­de­reb­be qualcosa.

Inol­tre, biso­gna anche valu­ta­re chi e in che modo sta­bi­li­rà il luo­go e la quan­ti­tà di ripri­sti­ni da fare even­tual­men­te in altre zone.

Que­sto in quan­to, al con­tra­rio di quan­to affer­ma­to da Gam­bi­no nell’esempio cita­to duran­te la sedu­ta, i pri­va­ti per i loro lavo­ri non appli­ca­no il prez­zia­rio regio­na­le del­le ope­re pub­bli­che e quin­di chie­de­re loro di appron­ta­re più can­tie­ri in più zone dell’isola com­por­te­rà sicu­ra­men­te un incre­men­to dei costi. La cosa più logi­ca che ci si potreb­be aspet­ta­re è una richie­sta di com­pen­sa­zio­ne di tali mag­gio­ri costi con una mino­re quan­ti­tà di super­fi­cie da siste­ma­re. Non vor­rei che la solu­zio­ne che si tro­ve­rà sarà quel­la di far soste­ne­re tali mag­gio­ri costi all’Ente, sen­za aver spie­ga­to il modo in cui saran­no valutati.

È quel­lo che ha det­to nei suoi inter­ven­ti anche il Con­si­glie­re Ange­lo Casa­no di LeAli…

Esat­to, le sue sono sta­te otti­me osser­va­zio­ni. Ha cen­tra­to appie­no il problema.

Quin­di un emen­da­men­to che non serve?

Dico che con la modi­fi­ca appro­va­ta dal Con­si­glio non si potrà ripri­sti­na­re un bel nul­la. Anzi, al posto di una siste­ma­zio­ne a rego­la d’arte ese­gui­ta nel luo­go degli sca­vi, si rischie­rà di ave­re tan­ti mez­zi rat­top­pi, se va bene. 

E poi di cosa stia­mo par­lan­do? Si è fat­ta una sti­ma di quan­ta super­fi­cie si potreb­be siste­ma­re ogni anno? Per­ché solo con i nume­ri si può sta­bi­li­re se tale modi­fi­ca ha un sen­so o meno.

Inol­tre, subor­di­na­re la scel­ta dei trat­ti da ripri­sti­na­re alla valu­ta­zio­ne del­la Giun­ta, com­por­te­rà il rischio che sarà il poli­ti­co di tur­no a deci­de­re cosa siste­ma­re e non le ogget­ti­ve con­di­zio­ni del­le strade.

Il Capo­set­to­re Gam­bi­no ha fat­to l’esempio di stra­de appe­na siste­ma­te che potreb­be­ro esse­re inte­res­sa­te da scavi…

Quan­ti sono que­sti casi? Zero! Basta leg­ge­re il Rego­la­men­to e si sco­pri­rà che que­sta pos­si­bi­li­tà è scon­giu­ra­ta. Infat­ti, l’articolo 9 pre­ve­de che quan­do il Comu­ne deci­de di rifa­re un trat­to di pavi­men­ta­zio­ne stra­da­le, avvi­sa gli eser­cen­ti dei pub­bli­ci ser­vi­zi che pos­so­no chie­de­re di ese­gui­re degli inter­ven­ti di loro com­pe­ten­za per evi­ta­re di dover sca­va­re dopo.

Inol­tre, il Rego­la­men­to vie­ta per un perio­do di tem­po che va dai due ai quat­tro anni, a secon­da dell’importanza del­la stra­da, il rila­scio di auto­riz­za­zio­ni per l’esecuzione di sca­vi quan­do la pavi­men­ta­zio­ne stra­da­le è sta­ta total­men­te rifat­ta dal Comu­ne. A meno che non si trat­ti di casi impre­ve­di­bi­li e urgenti.

Quin­di lo sca­vo su una stra­da da poco rifat­ta è vie­ta­to dal Regolamento.

Allo­ra che idea si è fat­to lei?

Che si trat­ta di un emen­da­men­to pro­pa­gan­di­sti­co che, come tut­ti quel­li di que­sto tipo, rischia di pro­dur­re più dan­ni che bene­fi­ci, apren­do la por­ta a ripri­sti­ni non ese­gui­ti a rego­la d’arte.

Il Sin­da­co ha par­la­to di dif­fi­col­tà a siste­ma­re le stra­de con l’asfalto e che con que­sta modi­fi­ca sarà pos­si­bi­le siste­ma­re quel­le che sono in cat­ti­ve condizioni…

Mi fa pia­ce­re che il Sin­da­co si sia final­men­te accor­to del­le dif­fi­col­tà a fare arri­va­re l’asfalto a Pan­tel­le­ria. Quan­do lo dice­va­mo noi, veni­va­mo accu­sa­ti di inca­pa­ci­tà. Si vede che è fini­ta la pro­pa­gan­da elet­to­ra­le, quan­do tut­to era faci­le. Per il resto non capi­sco qua­le sia l’obiettivo. Le stra­de van­no siste­ma­te con i sol­di del bilan­cio, come abbia­mo fat­to noi. Il pro­ble­ma è fare arri­va­re l’asfalto sull’isola.

Lei ha det­to che le stra­de si siste­ma­no con i sol­di del bilan­cio. Ma il Sin­da­co con­ti­nua a dire in ogni sede che sol­di non ce ne sono…

La pro­po­sta di bilan­cio di pre­vi­sio­ne 20232025 è sta­ta appro­va­ta dal­la Giun­ta di cui face­vo par­te, è pub­bli­ca­ta sul sito del Comu­ne ed è visi­bi­le a tut­ti (http://​egov​.comu​ne​pan​tel​le​ria​.it/​z​f​/​i​n​d​e​x​.​p​h​p​/​t​r​a​s​p​a​r​e​n​z​a​/​i​n​d​e​x​/​i​n​d​e​x​/​c​a​t​e​g​o​r​i​a​/​376).

Tra gli alle­ga­ti ce n’è uno in cui si sti­ma il risul­ta­to di ammi­ni­stra­zio­ne pre­sun­to da uti­liz­za­re nel 2023. In tale alle­ga­to si tro­va­no due cifre: € 527.541,74 e € 1.926.962,24.

La pri­ma indi­ca la par­te del risul­ta­to vin­co­la­ta agli inve­sti­men­ti e la secon­da la par­te dispo­ni­bi­le. Riten­go che ci sia­no abba­stan­za risor­se per pro­gram­ma­re un pia­no per la siste­ma­zio­ne nei pros­si­mi anni del­le stra­de dell’isola.

L’ultimo che abbia­mo appro­va­to noi era di cir­ca 100 mila euro.

Ma per far­lo biso­gna appro­va­re il bilan­cio. Quin­di la doman­da da far­si è per­ché si è appro­va­to un emen­da­men­to al Rego­la­men­to per gli sca­vi e non il bilan­cio che, for­se, sareb­be più urgen­te? Ricor­do infat­ti che dopo il 31 luglio, se non ci sarà una pro­ro­ga dei ter­mi­ni per l’approvazione, ces­se­rà l’esercizio prov­vi­so­rio e non si potrà ope­ra­re nem­me­no in dodicesimi.

In ogni caso tra i resi­dui già impe­gna­ti ci sono anche  900.000 euro desti­na­ti alla sti­pu­la di un accor­do qua­dro per le manu­ten­zio­ni. Accor­do qua­dro che, sep­pur volu­to e richie­sto agli uffi­ci, con noi non è sta­to pos­si­bi­le stipulare.

Piut­to­sto che inven­ta­re emen­da­men­ti poco effi­ca­ci, sareb­be il caso di sol­le­ci­ta­re gli uffi­ci ad avvia­re le pro­ce­du­re per la sua sti­pu­la e così l’Amministrazione potrà ave­re altri 900 mila euro da uti­liz­za­re per le manu­ten­zio­ni, com­pre­se quel­le del­le stra­de. Come vede, l’accusa di aver lascia­to il Comu­ne sen­za sol­di va riman­da­ta al mittente.

Dopo que­sto pri­mo Con­si­glio Comu­na­le effet­ti­vo, quin­di, cosa si auspica?

La cam­pa­gna elet­to­ra­le è fini­ta. Ades­so è ora che si met­ta­no al lavo­ro e fac­cia­no ciò che ser­ve alla col­let­ti­vi­tà, per­ché sto notan­do che alcu­ni lavo­ri che era­no prio­ri­ta­ri in cam­pa­gna elet­to­ra­le, e da noi già avvia­ti, sono scom­par­si dall’agenda, men­tre altri spun­ta­no dal nul­la come i fun­ghi e ven­go­no subi­to avviati.

Dedu­co che per l’attuale Ammi­ni­stra­zio­ne le prio­ri­tà sia­no cam­bia­te subi­to dopo la fine del­la cam­pa­gna elet­to­ra­le, con buo­na pace e silen­zio di tutti.

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